Innovazione

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“Innovazione” è una parola divenuta di moda, ma in realtà è una pratica antica.

La Romagna – dove sono cresciuto, e solo per caso non sono nato – è piena di castelli, più o meno antichi; entro un raggio di alcune decine di chilometri intorno a Faenza se ne trovano a decine, e io da ragazzo ne ho visitati non pochi, nelle mie scorribande estive in bicicletta.

I castelli, di solito, si trovano in cima a una rocca, e dunque quando si arriva al ponte levatoio siamo stanchi e accaldati. Oltre il ponte, il massiccio portone era serrato.

Ma a lato, cementato nel muro, un vecchio campanaccio, con una cordicella per poterlo suonare.

Entro pochi minuti, a una finestrella sopra il portone, si affacciò una vecchietta:

-Volete visitare il castello? Tornate indietro pochi metri, e chiamate al citofono.-

Cosa che puntualmente feci.

Si affacciò la stessa vecchietta:

-Ora scendo ad aprire il portone – disse.

-Queste nuove tecnologie elettriche dovremo pure imparare ad usarle.

La storia che oggi voglio raccontare è tutta qui.

Spengo il Mac, e buona notte.

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